21ª GIORNATA

Un’altra delusione per il Napoli


Albiol salva gli azzurri nel finale

serieA
Sab 26/01/14

NAPOLI

CHIEVO

stadio San Paolo
39157 spettatori
napoli chievo  
arbitro Irrati 6.5
guardalinee Stallone – Ghiandai
Giacomelli – La Penna
quarto uomo Petrella

1

1

 
     
gol 43′st Albiol gol 18′pt Sardo  
ammonizione 39′st Kone ammonizione Albiol  
ammonizione Maggio ammonizione Cesar  
ammonizione Dainelli  

NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio (34′st Insigne), Albiol, Britos, Reveillere; Inler, Dzemaili (12′st Jorginho); Callejon, Hamsik, Mertens; Higuain.
Panchina: Reina, Colombo, Cannavaro, Uvini, Radosevic, Bariti, Pandev, Zapata. Allenatore: Benitez.
CHIEVO (3-5-2): Puggioni; Frey, Dainelli, Cesar; Sardo, Bentivoglio (29′st Radovanovic), Rigoni, Hetemaj, Dramè; Thereau, Paloschi (33′st Estigarribia).
Panchina: Squizzi, Silvestri, Claiton, Papp, Mbaye, Lazarevic, Sestu, Acosty, Pellissier. Allenatore: Corini.


Ancora un pareggio per il Napoli che, questa volta, non riesce ad avere la meglio sul Chievo di Corini, ben organizzato e bravo a sfruttare l’unica occasione della partita, potendo così ingabbiare per quasi novanta minuti gli azzurri. In questo periodo ai partenopei sembra mancare un po’ tutto: gioco, attenzione, ma anche fortuna visti i tre legni colpiti (due pali di Mertens e una traversa di Insigne) e il gol subito sull’unico vero tiro in porta degli avversari.
Benitez deve fare a meno di Ferndez, squalificato, mentre a centrocampo non se la sente di far partire dal primo minuto il neo-acquisto Jorginho, scegliendo di schierare ancora la coppia formata da Inler e Dzemaili. In attacco, ritorna Hamsik dall’inizio, mentre Mertens viene ancora preferito a Insigne. Tutti a disposizione, invece, per Corini, che schiera una squadra compatta, con Dramè e Sardo pronti a sfruttare le fasce per limitare il lavoro degli esterni del Napoli.
E infatti il Chievo parte bene, proprio grazie al lavoro dei due esterni che, ad ogni pallone recuperato, partono in velocità negli spazi lasciati da Maggio e Reveillere che, spesso, faticano a recuperare. Il primo brivido arriva al 15’, quando Maggio perde un pallone in area favorendo Thereau che, però, viene fermato da un attento Albiol. Ma dopo tre minuti gli ospiti passano in vantaggio: triangolazione in velocità tra Sardo e Thereau sulla fascia destra, la difesa azzurra si addormenta e Sardo, appena entrato in area all’altezza del vertice alto, lascia partire un gran tiro sotto l’incrocio dei pali che Rafael riesce solo a sfiorare. Il Napoli prova a reagire e, al 25’, potrebbe già pareggiare ma Higuain non riesce a correggere in rete da pochi passi (anche se da posizione molto defilata) un tiro-cross di Callejon. Al 35’, seppur con molta fatica, gli azzurri riescono a sviluppare un’azione in velocità, con Mertens servito da Dzemaili, ma l’attaccante belga calcia sul palo. Al 46’ si rivede il Chievo, ancora con uno dei suoi terzini, Dramè, che entra in area dalla sinistra e lascia partire un tiro velenoso, reso ancora più insidioso da una deviazione di Albiol, che Rafael riesce a deviare.
Nel secondo tempo il Napoli sembra cambiare marcia e, nei primi due minuti si rende pericoloso con Hamsik e Albiol; purtroppo, però, il Chievo sa come difendersi e gli azzurri faticano a trovare spazi. Solo Mertens riesce ad essere pericoloso, con la sua velocità e il suo dribbling. Al 21’, l’attaccante guadagna una punizione dal limite che calcia lui stetto, ma il tiro, preciso e angolato, termina ancora una volta sul palo, con Puggioni immobile. Benitez prova a cambiare qualcosa, forse in ritardo, inserendo Jorginho e Insigne. E’ proprio l’attaccante napoletano ad avere sul destro la palla del pareggio, al 40’, quando in area scarica un tiro potente verso la porta avversaria che scheggia la parte alta della traversa. Sembra finita, ma al 43’, Albiol trova il guizzo vincente sugli sviluppi di un calcio d’angolo, siglando la sua prima rete con la maglia del Napoli e rendendo un po’ meno amara la giornata degli azzurri che, comunque, concludono la gara tra i fischi.
Un’altra delusione quindi, per Benitez, che deve lavorare soprattutto nella fase difensiva: troppo disomogeneo il movimento degli azzurri nella fase di non possesso. Troppe volte si notano tre o quattro giocatori intenti a pressare gli avversari, con il resto della squadra che non li segue, rendendo vano il lavoro dei compagni. Errori che dopo mesi di lavoro non dovrebbero vedersi.
 
RAFAEL 6
MAGGIO 4.5 (34′st Insigne sv)
BRITOS 5.5
ALBIOL 6
REVEILLERE 5
DZEMAILI 5 (12′st Jorginho 6)
INLER 5
CALLEJON 5
HAMSIK 5.5
MERTENS 7
HIGUAIN 5.5
BENITEZ 5

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