DOMANI
|
|
Stanotte dove sarai, lo sai che ho dormito male. Mi manchi tanto lo sai, è tardi e poi non ho più fame. È che viviamo in questo temporale, ormai non ci parliamo più. |
Stanotte dove sarai, lo sai che ho dormito male. Mi manchi tanto lo sai, è tardi e poi non ho più fame. È che viviamo in questo temporale, ormai non ci parliamo più. |
Domani, domani, i nostri figli saranno sani. Domani, domani, che cosa ci aspetterà. |
Domani, domani, i nostri figli saranno sani. Domani, domani, che cosa ci aspetterà. |
Stanotte dove sarai, il tempo sembra vuol cambiare ed io ti immagino, sai, che dal terrazzo guardi il mare. Noi che viviamo in questa nostalgia, ci piace dire agli altri che in fondo siamo matti. |
Stanotte dove sarai, il tempo sembra vuol cambiare ed io ti immagino, sai, che dal terrazzo guardi il mare. Noi che viviamo in questa nostalgia, ci piace dire agli altri che in fondo siamo matti. |
Domani, domani, i nostri sogni saranno uguali. Domani, domani, forse non ameremo più. |
Domani, domani, i nostri sogni saranno uguali. Domani, domani, forse non ameremo più. |
Domani, domani, i nostri figli saranno sani. Domani, domani, che cosa ci aspetterà. |
Domani, domani, i nostri figli saranno sani. Domani, domani, che cosa ci aspetterà. |
Category Archives: musica
Leave a message
LEAVE A MESSAGE
|
|
Cca nun ce sta nisciuno, leave a message after the beep. |
Qua non c’è nessuno, leave a message after the beep. |
Dammi un’aspirina, che mi sento una mappina e passerà. Ho la cervicale, non portarmi all’ospedale, per carità. |
Dammi un’aspirina, che mi sento uno straccio e passerà. Ho la cervicale, non portarmi all’ospedale, per carità. |
Leave a message, just after the beep. Leave a message, just after the beep. |
Leave a message, just after the beep. Leave a message, just after the beep. |
One, two, three and four, give me five and make love. Five, six, seven, eight, ma ‘sta machina quann’ ‘a jetti. A, b, c, d, i’ so’ ‘e Napule e tu ‘e ‘ddò sî? E, f, g, h, guagliò, vattenne, nun teng’ ‘e spicci. |
One, two, three and four, give me five and make love. Five, six, seven, eight, ma questa macchina quando la butti. A, b, c, d, io sono di Napoli e tu di dove sei? E, f, g, h, ragazzo, vattene, non ho monete. |
Dammi un’aspirina, per favore signorina, il bagno dove sta. Non farti del male, quella roba ti fa male, per carità. |
Dammi un’aspirina, per favore signorina, il bagno dove sta. Non farti del male, quella roba ti fa male, per carità. |
Leave a message, just after the beep. Leave a message, just after the beep. |
Leave a message, just after the beep. Leave a message, just after the beep. |
One, two, three and four, ……………………… |
One, two, three and four, …………………….. |
Invece no
INVECE NO
|
|
Che cos’è questa tristezza, che m’ammoscia semp’ ‘e cchiù. E io mi sento una schifezza, ma non voglio stare giù. Che cos’è questa tristezza, che non vuole andare via È solo per delicatezza, ma non voglio compagnia. |
Che cos’è questa tristezza, che mi ammoscia sempre di più. E io mi sento una schifezza, ma non voglio stare giù. Che cos’è questa tristezza, che non vuole andare via È solo per delicatezza, ma non voglio compagnia. |
E invece no, ridiamoci sopra un po’, ‘na scarpa sì, ‘na scarpa no, le perdo sempre e non so dove cercare. E invece no, ridiamoci sopra un po’, ‘na scarpa sì, ‘na scarpa no, come in un film di Charlot. |
E invece no, ridiamoci sopra un po’, una scarpa sì, una scarpa no, le perdo sempre e non so dove cercare. E invece no, ridiamoci sopra un po’, una scarpa sì, una scarpa no, come in un film di Charlot. |
Che cos’è questa tristezza, ma ched è ‘sta musciaria. Sarà il tempo o l’aria strana, o è sulo ‘a capa mia. Che cos’è questa tristezza, nun dà retta sient’a mme. Pare brutto annanze â ggente, ride, ride ride, nun fa abbedè. |
Che cos’è questa tristezza, ma cos’è questa fiacchezza. Sarà il tempo o l’aria strana, o è solo la mia testa. Che cos’è questa tristezza, non ci pensare ascoltami. Sembra brutto davanti alla gente, ridi, ridi ridi, non farti scorgere. |
E invece no, …………… |
E invece no, …………… |
Che soddisfazione
CHE SODDISFAZIONE
|
|
O mamma mia, ho speso una follia, volevo un Mercedes bianco, lo stereo e il servo sterzo, che sballo, per portarti a Mergellina la domenica mattina. |
O mamma mia, ho speso una follia, volevo un Mercedes bianco, lo stereo e il servo sterzo, che sballo, per portarti a Mergellina la domenica mattina. |
O mamma mia, ho speso una follia, volevo il televisore gigante, la barca con il motore ed un’amante. Tanto è facile pagare con un leasing o una cambiale. |
O mamma mia, ho speso una follia, volevo il televisore gigante, la barca con il motore ed un’amante. Tanto è facile pagare con un leasing o una cambiale. |
Che soddisfazione, quanto costa la felicità. Che soddisfazione, vivere in questa società, compri quello che ti pare. |
Che soddisfazione, quanto costa la felicità. Che soddisfazione, vivere in questa società, compri quello che ti pare. |
O mamma mia, facciamo una pazzia, andiamo giù a Sorrento a passeggiare, compriamo un appartamento sul mare dove ti potrò baciare nel traffico di Castellammare. |
O mamma mia, facciamo una pazzia, andiamo giù a Sorrento a passeggiare compriamo un appartamento sul mare dove ti potrò baciare nel traffico di Castellammare. |
Che soddisfazione, quanto costa la felicità. Che soddisfazione, vivere in questa società, compri quello che ti pare. |
Che soddisfazione, quanto costa la felicità. Che soddisfazione, vivere in questa società, compri quello che ti pare. |
La canzone fa parte di "Un uomo in blues", undicesimo album in studio di Pino Daniele. Il brano è inserito anche nella raccolta “Ricomincio da 30”, mentre una versione dal vivo è nell’album “E Sona Mò” (1993).
Un uomo in blues
UN UOMO IN BLUES
|
|
Ah ma che sole. Ah ma che sole. Domani non pioverà, in moto si partirà via dalla metropoli. Trova una scusa, non stare sempre chiusa. |
Ah ma che sole. Ah ma che sole. Domani non pioverà, in moto si partirà via dalla metropoli. Trova una scusa, non stare sempre chiusa. |
Ah ma che sole. Ah ma che sole. Tuo padre non capirà, tua madre poi lo sa già che aspetti un figlio ma hai la bocca chiusa. Trova una scusa. |
Ah ma che sole. Ah ma che sole. Tuo padre non capirà, tua madre poi lo sa già che aspetti un figlio ma hai la bocca chiusa. Trova una scusa. |
Piccola devi crescere in fretta, non lasciarti andare giù. Se la musica è forte balleremo stanotte, torneremo a casa a piedi. Piccola non ti arrendere, dai, sorridi e non dire no. Lascia il mondo fuori, metti addosso i colori. Vorrei comprare domani un doppiopetto blu, sembrare un uomo in blues, un uomo in blues. |
Piccola devi crescere in fretta, non lasciarti andare giù. Se la musica è forte balleremo stanotte, torneremo a casa a piedi. Piccola non ti arrendere, dai, sorridi e non dire no. Lascia il mondo di fuori, metti addosso i colori. Vorrei comprare domani un doppiopetto blu, sembrare un uomo in blues, un uomo in blues. |
Ah ma che sole. Ah ma che sole. All’ombra si crescerà, la gente che cosa fa, col sole in faccia mi sparo un blues ad occhi chiusi. |
Ah ma che sole. Ah ma che sole. All’ombra si crescerà, la gente che cosa fa, col sole in faccia mi sparo un blues ad occhi chiusi. |
Piccola devi crescere in fretta, non lasciarti andare giù. Qui la musica è forte balleremo stanotte, torneremo a casa a piedi. Piccola non ti arrendere, dai, sorridi e non dire no. Lascia il mondo fuori, metti addosso i colori. Vorrei comprare domani un doppiopetto blu, sembrare un uomo in blues, un uomo in blues. |
Piccola devi crescere in fretta, non lasciarti andare giù. Qui la musica è forte balleremo stanotte, torneremo a casa a piedi. Piccola non ti arrendere, dai, sorridi e non dire no. Lascia il mondo di fuori, metti addosso i colori. Vorrei comprare domani un doppiopetto blu, sembrare un uomo in blues, un uomo in blues. |
Gente distratta
GENTE DISTRATTA
|
|
Che cosa resta del passato che non riesci a mandar giù, il mare oggi è proprio un olio blu. Ma qui nessuno ti ha perdonata, quando da casa te ne sei andata. Quanti progetti in mente, poi finire a guardare il cielo. |
Che cosa resta del passato che non riesci a mandar giù, il mare oggi è proprio un olio blu. Ma qui nessuno ti ha perdonata, quando da casa te ne sei andata. Quanti progetti in mente, poi finire a guardare il cielo. |
Amando, sognando, crescendo, correndo, ti prendo. Gente distratta che viene e va. |
Amando, sognando, crescendo, correndo, ti prendo. Gente distratta che viene e va. |
Che cosa resta del passato, forse una 500 blu e un giradischi rovinato che ormai non va più. Tuo padre non ti ha mai parlato, per questo forse l’hai odiato. I grandi hanno sempre da fare e adesso cerchi un figlio per parlare. |
Che cosa resta del passato, forse una 500 blu e un giradischi rovinato che ormai non va più. Tuo padre non ti ha mai parlato, per questo forse l’hai odiato. I grandi hanno sempre da fare e adesso cerchi un figlio per parlare. |
Amando, sognando, crescendo, correndo, ti prendo. Gente distratta che viene e va. |
Amando, sognando, crescendo, correndo, ti prendo. Gente distratta che viene e va. |
Amando, sognando, crescendo, correndo, ti prendo. Gente distratta che viene e va. |
Amando, sognando, crescendo, correndo, ti prendo. Gente distratta che viene e va. |
La canzone fa parte di "Un uomo in blues", undicesimo album in studio di Pino Daniele. Pino Daniele registrò anche una versione in spagnolo, dal titolo “Gente Corriente”, rimasta inedita fino alla pubblicazione del cofanetto “Quando” (2017).
‘O scarrafone
‘O SCARRAFONE
|
|
‘O scarrafone, ‘o scarrafone, ogne scarrafone è bello â mamma soja. |
Lo scarafaggio, lo scarafaggio, ogni scarafaggio è bello per sua mamma. |
Ho scoperto che Pasquale, forse è nato a Cefalù, si è sposato a Novedrate, è un bravo elettricista, fuma poco e ascolta i Pooh. |
Ho scoperto che Pasquale, forse è nato a Cefalù, si è sposato a Novedrate, è un bravo elettricista, fuma poco e ascolta i Pooh. |
‘O scarrafone, ‘o scarrafone, ogne scarrafone è bello â mamma soja. |
Lo scarafaggio, lo scarafaggio, ogni scarafaggio è bello per sua mamma. |
Accidenti a questa nebbia, “te set adrè a laurà”, questa Lega è una vergogna, noi crediamo alla cicogna e corriamo da mammà. |
Accidenti a questa nebbia, “te set adrè a laurà”, questa Lega è una vergogna, noi crediamo alla cicogna e corriamo da mamma. |
Oggi è sabato, domani non si va a scuola. Oggi è sabato, se non chiami ho un nodo in gola. Oggi è sabato e forse è un giorno speciale. Oggi è sabato, meno male. |
Oggi è sabato, domani non si va a scuola. Oggi è sabato, se non chiami ho un nodo in gola. Oggi è sabato e forse è un giorno speciale. Oggi è sabato, meno male. |
‘O scarrafone, ‘o scarrafone, ogne scarrafone è bello â mamma soja. |
Lo scarafaggio, lo scarafaggio, ogni scarafaggio è bello per sua mamma. |
E se hai la pelle nera, amico guardati la schiena. Io son stato marocchino, me l’han detto da bambino, viva, viva ‘o Senegal. |
E se hai la pelle nera, amico guardati la schiena. Io son stato marocchino, me l’han detto da bambino, viva, viva il Senegal. |
Oggi è sabato, domani non si va a scuola. Oggi è sabato, se non chiami ho un nodo in gola. Oggi è sabato e forse è un giorno speciale. Oggi è sabato, meno male. |
Oggi è sabato, domani non si va a scuola. Oggi è sabato, se non chiami ho un nodo in gola. Oggi è sabato e forse è un giorno speciale. Oggi è sabato, meno male. |
‘O scarrafone, ‘o scarrafone, ogne scarrafone è bello â mamma soja. |
Lo scarafaggio, lo scarafaggio, ogni scarafaggio è bello per sua mamma. |
La canzone fa parte di "Un uomo in blues", undicesimo album in studio di Pino Daniele. Delle versioni dal vivo del brano sono inserite in “E Sona Mo'” (1993) e “Nero a metà Live – Il concerto – Milano 22 dicembre 2014” (2015). Pino Daniele registrò anche una versione in spagnolo, dal titolo “El Niño feo”, rimasta inedita fina alla pubblicazione della raccolta “Quando” (2017). Nella versione originale, i cori sono eseguiti dal trio comico “I Tre Tre” (Gino Cogliandro, Edoardo Romano, Mirko Setaro).
Sambaccussì
SAMBACCUSSÌ
|
|
E parliamone ancora dei tuoi progetti proprio adesso, mo, a quest’ora a luci spente senza dirsi una parola, griderei. ca nun me fido cchiù. E parliamone ancora la gente è strana, ma non puoi restare sola. E quando il mondo cade addosso io allora griderei ca nun me fido cchiù. |
E parliamone ancora dei tuoi progetti proprio adesso, ora, a quest’ora a luci spente senza dirsi una parola, griderei. che non ho più voglia. E parliamone ancora la gente è strana, ma non puoi restare sola. E quando il mondo cade addosso io allora griderei che non ho più voglia. |
Si accussì, accussì, famme ridere accussì pe nun sentì tutto chello ca ce sta. E po che fa si parlo sulo? Si accussì, accussì, famme ridere accussì pe nun sentì ‘o burdello ca ce sta. E po che fa si parlo sulo? |
Si così, così, fammi ridere così per non sentire tutto quello che c’è. E poi che fa se parlo da solo? Si così, così, fammi ridere così per non sentire il bordello che c’è. E poi che fa se parlo da solo? |
E parliamone ancora, i libri poi bruciati fuori dalla scuola. io qualche notte me lo sogno ancora, griderei ca nun me fido cchiù, nun me fido cchiù. |
E parliamone ancora, i libri poi bruciati fuori dalla scuola. io qualche notte me lo sogno ancora, griderei che non ho più voglia, non ho più voglia. |
Si accussì, accussì, famme ridere accussì pe nun sentì tutto chello ca ce sta. E po che fa si parlo sulo? |
Si così, così, fammi ridere così per non sentire tutto quello che c’è. E poi che fa se parlo da solo? |
Si accussì, accussì, famme ridere accussì pe nun sentì tutto chello ca ce sta. E po che fa si parlo sulo? Si accussì, accussì, famme ridere accussì pe nun sentì tutto chello ca ce sta. E po che fa si parlo sulo? |
Si così, così, fammi ridere così per non sentire tutto quello che c’è. E poi che fa se parlo da solo? Si così, così, fammi ridere così per non sentire tutto quello che c’è. E poi che fa se parlo da solo? |
Giungla
GIUNGLA
|
|
Statte zitto, e ghià fernisce, Statte soro, p’ ‘a Mardnna ca nun t’appiccia. statte ciunco, ciuncate ‘nterra. |
Stai zitto, e dai finiscila. Stai calmo, per la Madonna che non ti dà fuoco. Sati fermo, inchiodati a terra. |
È una giungla questa qua, statte zitto e nun parlà. |
È una giungla questa qua, stai zitto e non parlare. |
Chi ‘a vo’ cotta e chi ‘a vo’ cruda, se parla sulo ‘e sorde e quacche posto sicuro. Statte accorto ô sentimento, che quando addosso ci cadrà, il mondo poi ti crederà.Jungle! |
Chi la vuole cotta e chi la vuole cruda, si parla solo di soldi e qualche posto sicuro. Stai attento al sentimento, che quando addosso ci cadrà, il mondo poi ti crederà.Jungle! |
Statte accorto ê cavece ‘int’ê scianche. Statte accorto pure â signora affianco. Statte accorto ê malalengue. |
Stai attento ai calci nei fianchi. Stai attento anche alla signora affianco. Stai attento alle malelingue. |
È una giungla questa qua, statte zitto e vuò campà?Jungle! Jungle! |
È una giungla questa qua, stai zitto e vuoi vivere?Jungle! Jungle! |
Aria strana
ARIA STRANA
|
|
Chesta dummeneca è passata tra ddoje partite e ddoje resate. Si po nisciuno t’ha chiammato, nun t’avvilì. Chesta dummeneca è passata, ‘e ccriature hanno jucato tutt’ ‘a jurnata. Piatti chini e uocchie assunnate, nun po’ fernì. |
Questa domenica è passata tra due partite e due risate. Se poi nessuno t’ha chiamato, non ti avvilire. Questa domenica è passata, i bambini hanno giocato tutta la giornata. Piatti pieni e occhi assonnati, non può finire. |
So’ cuntento, so’ cuntento, pure si pare ca nun succede niente. So’ cuntento, so’ cuntento e si nun duorme cunta fin’a ciento. So’ cuntento ‘e chest’aria strana. |
Sono contento, sono contento, anche se sembra che non succeda niente. Sono contento, sono contento e se non dormi conta fino a cento. Sono contento di quest’aria strana. |
Chesta dummeneca è passata pe ‘mmiez’â via troppi surdate. Guardano ‘e femmene allupati, ma nun po’ fernì. Chesta dummeneca è passata, ‘e ccriature hanno jucato tutt’ ‘a jurnata. Si po nisciuno t’ha chiammato, nun t’avvilì. |
Questa domenica è passata per strada troppi soldati. Guardano le donne allupati, ma non può finire. Questa domenica è passata, i bambini hanno giocato tutta la giornata. Se poi nessuno t’ha chiamato, non ti avvilire. |
So’ cuntento, so’ cuntento, pure si pare ca nun succede niente. So’ cuntento, so’ cuntento e si nun duorme cunta fin’a ciento. So’ cuntento ‘e chest’aria strana. |
Sono contento, sono contento, anche se sembra che non succeda niente. Sono contento, sono contento e se non dormi conta fino a cento. Sono contento di quest’aria strana. |