Duomo di Napoli
Storia e architettura
Il
Duomo di Napoli si trova in Via Duomo.
La costruzione del Duomo di San Gennaro (o Duomo di Santa Maria Assunta) comincia nel XIII secolo per volontà del re angioino Carlo II di Napoli. Il progetto prevedeva di edificare la nuova struttura attorno al Battistero di San Giovanni in Fonte e alla Basilica di Santa Restituta, luoghi di culto di età paleocristiana (il lavoro fu commissionato a degli architetti francesi), mentre un’altra antica basilica, conosciuta col nome di Stefania (costruita tra il 409 e il 501 per volere del vescovo Stefano I ed era dedicata al Salvatore), fu sacrificata. All’inizio gli artisti coinvolti erano soprattutto di origine francese, ma ben presto le lavorazioni furono affidate a rappresentanti dell’arte locale o italiana. Finalmente nel 1314 la Cattedrale fu solennemente dedicata all’Assunta dal’Arcivescovo Umberto d’Ormont.
La storia del Duomo è assai travagliata, già nel secolo successivo alla sua costruzione, nel 1349, un terremoto distrusse il campanile e la facciata. Quest’ultima fu eretta nuovamente nel XV secolo, questa volta in stile gotico, ma la sfortuna si abbatté ancora sulla nuova basilica che, a metà secolo, vide crollare parti della navata centrale in seguito ad un altro terremoto. Anche la navata fu prontamente ricostruita, avviando il duomo verso gli abbellimenti che caratterizzeranno gli anni tra il '400 e l'800.
Infatti, già a cavallo del 1500, venne costruita la Cappella del Succorpo, abbellita da decorazioni di Tommaso Malvito. Un secolo dopo, invece, Francesco Grimaldi realizzò, proprio di fronte alla Basilica di Santa Restituta, la Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro per onorare il voto che i napoletani avevano affidato al santo durante la peste del 1526.
Circa un secolo dopo, nel 1621, il tetto a capriate venne coperto da un cassettonato in legno, mentre tra il 1688 e il 1708 il Duomo subì una ristrutturazione di tutte quelle parti danneggiate durante vari terremoti.
Altre decorazioni (in stucco e marmo) in stile barocco vennero aggiunte nel 1688, mente nel 1932, sempre nel progetto di ristrutturazione, furono ricostruiti i transetti e l’abside. Qualche anno più tardi, nel 1788, anche la navata fu ristrutturata e realizzata in uno stile che richiama molto quello gotico. Così, anche la facciata fu rivista in stile neogotico dall’architetto Enrico Alvino.
Durante la Seconda Guerra Mondiale alcuni bombardamenti alleati danneggiano la Basilica e, per questo motivo, furono necessari altri restauri tra il 1969 e il 1972. Durante questi lavori, alcuni scavi portarono alla luce antichi resti romani greci e dell’alto medioevo che hanno permesso di riportare alla luce anche il cassettonato ligneo del Cinquecento.
La costruzione del Duomo di San Gennaro (o Duomo di Santa Maria Assunta) comincia nel XIII secolo per volontà del re angioino Carlo II di Napoli. Il progetto prevedeva di edificare la nuova struttura attorno al Battistero di San Giovanni in Fonte e alla Basilica di Santa Restituta, luoghi di culto di età paleocristiana (il lavoro fu commissionato a degli architetti francesi), mentre un’altra antica basilica, conosciuta col nome di Stefania (costruita tra il 409 e il 501 per volere del vescovo Stefano I ed era dedicata al Salvatore), fu sacrificata. All’inizio gli artisti coinvolti erano soprattutto di origine francese, ma ben presto le lavorazioni furono affidate a rappresentanti dell’arte locale o italiana. Finalmente nel 1314 la Cattedrale fu solennemente dedicata all’Assunta dal’Arcivescovo Umberto d’Ormont.
La storia del Duomo è assai travagliata, già nel secolo successivo alla sua costruzione, nel 1349, un terremoto distrusse il campanile e la facciata. Quest’ultima fu eretta nuovamente nel XV secolo, questa volta in stile gotico, ma la sfortuna si abbatté ancora sulla nuova basilica che, a metà secolo, vide crollare parti della navata centrale in seguito ad un altro terremoto. Anche la navata fu prontamente ricostruita, avviando il duomo verso gli abbellimenti che caratterizzeranno gli anni tra il '400 e l'800.
Infatti, già a cavallo del 1500, venne costruita la Cappella del Succorpo, abbellita da decorazioni di Tommaso Malvito. Un secolo dopo, invece, Francesco Grimaldi realizzò, proprio di fronte alla Basilica di Santa Restituta, la Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro per onorare il voto che i napoletani avevano affidato al santo durante la peste del 1526.
Circa un secolo dopo, nel 1621, il tetto a capriate venne coperto da un cassettonato in legno, mentre tra il 1688 e il 1708 il Duomo subì una ristrutturazione di tutte quelle parti danneggiate durante vari terremoti.
Altre decorazioni (in stucco e marmo) in stile barocco vennero aggiunte nel 1688, mente nel 1932, sempre nel progetto di ristrutturazione, furono ricostruiti i transetti e l’abside. Qualche anno più tardi, nel 1788, anche la navata fu ristrutturata e realizzata in uno stile che richiama molto quello gotico. Così, anche la facciata fu rivista in stile neogotico dall’architetto Enrico Alvino.
Durante la Seconda Guerra Mondiale alcuni bombardamenti alleati danneggiano la Basilica e, per questo motivo, furono necessari altri restauri tra il 1969 e il 1972. Durante questi lavori, alcuni scavi portarono alla luce antichi resti romani greci e dell’alto medioevo che hanno permesso di riportare alla luce anche il cassettonato ligneo del Cinquecento.
Dove si trova - mappa
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Facciata >> |
Ma il Duomo di Napoli oltre a mancare di campanile manca anche di campane?
chi sa perchè di questa città si nota sempre ciò che le manca e non ciò che ha in abbondanza . il duomo di napoli è ubicato nel cuore del centro storico e dal cuore di tanti fedeli napoletani si irradiano e si diffondono migliaia di scampanellii. ci dispiace x chi non li vede e non li sente!