21ª
GIORNATA

Montolivo gela il Napoli

Ancora una sconfitta per il Napoli che
per un'ora tiene bene il campo

serieA
mer
28/01/09

FIORENTINA

NAPOLI

stadio Franchi
35000
spettatori
fiorentina napoli  
arbitro Rizzoli – 5
guardalinee Stefani – Faverani
quarto uomo Romeo

2

1

 
     
gol 2'pt Santana gol
4'pt Vitale
 
gol 24'st Montolivo ammonizioneammonizione 47'st Montervino  
ammonizione Zauri  
ammonizione Comotto  

FIORENTINA (4-3-2-1): Frey, Comotto, Gamberini, Zauri, Gobbi
(19'st Pasqual), Donadel, (19'st Semioli), Felipe Melo, Montolivo,
Santana, Jovetic (1'st Bonazzoli), Gilardino.
Panchina: Storari, Da
Costa, Tagliani, Gulan. All. Prandelli.
NAPOLI (3-4-1-2): Gianello (32'pt Sepe), P. Cannavaro, Rinaudo,
Aronica, Maggio, Pazienza (24'st Montervino), Blasi, Vitale, Bogliacino
(36'st Russotto), Lavezzi, Zalayeta.
Panchina: Santacroce, Grava,
Mannini, Denis. All. Reja.

Dopo tre sconfitte, la Fiorentina ha cancellato le prime avvisaglie di
crisi, lasciando (e sorpassando) in questa sgradevole situazione il
solito Napoli da trasferta, alla terza sconfitta consecutiva. Non molle,
ma mai arrembante, mai troppo deciso ad attaccare e soprattutto troppo
attento a non scoprirsi di un centimetro. La Fiorentina ha vinto perchè
ha giocato di più, spinto di più, attaccato di più. Ha voluto con tutte
le sue forze il successo e più di tutti l’ha cercato Riccardo Montolivo,
un giocatore che ha trovato finalmente la sua dimensione, quella di un
vero leader. E’ stato suo il gol decisivo, ma prima ancora della rete
era il protagonista della partita per forza, carattere, personalità e
qualità. Lo stesso si deve dire di Lavezzi, che però il Napoli ha
lasciato troppo a lungo da solo in attacco. E’ assurdo che un giocatore
così debba diventare un lusso.
A forza di sentirsi dire che il Napoli in trasferta è troppo
rinunciatario, Reja ha cercato una soluzione nuova, quella di Bogliacino
alle spalle di Lavezzi e Zalayeta, oltre la linea dei 4 di centrocampo.
Ma la realtà della partita, la spinta della Fiorentina e la vera natura
del Napoli hanno dimostrato che la scelta del tecnico serviva
soprattutto per mettere un freno alle probabili avanzate di Felipe Melo,
costretto in avvio al controllo di Bogliacino.
Erano troppi gli assenti sui due fronti (valgano per tutti Mutu e
Hamsik) per pretendere uno spettacolo di primo livello. La Fiorentina ha
cercato di costruire il gioco fin dall’inizio, ma con molte difficoltà.
Tuttavia, negli ultimi 20' del primo tempo ha chiuso il Napoli nel suo
centrocampo, con Lavezzi sempre più staccato dal resto della squadra e
con Zalayeta che sgobbava insieme a Blasi e Pazienza. Ma ai viola, nel
loro periodo più brillante, è mancata la stoccata. E’ stato bravissimo
Gianello a respingere un colpo di testa di Gilardino in area piccola
dopo 4'; è stato inguardabile Jovetic quando è entrato in area da
sinistra, si è accentrato e ha concluso in curva Ferrovia; è stato
infine decisivo il giovanissimo Sepe (classe ‘91), quando, rimanendo in
piedi, ha respinto il tiro di Gilardino, messo a un passo dal gol da un
colpo di testa di Santana.
Gianello, la riserva dell’infortunato Iezzo, si è fatto male alla coscia
destra dopo pochi minuti. Da quel momento, ha cominciato a zoppicare e
ha evitato ogni rinvio. Reja ha resistito mezz’ora, poi ha provveduto al
cambio. Davanti ai suoi portieri, il Napoli aveva una specie di diga,
tirata su con i mattoni di Pazienza, Blasi e Bogliacino. Per aggirare il
trio (aiutato dalla generosità di Zalayeta), Prandelli ha alzato i suoi
esterni, ma sia Comotto che Gobbi hanno sbagliato cross e appoggi a
ripetizione. Il problema è che stava sbagliando (troppo per le attese da
cui è circondato) il giovane Jovetic, inevitabilmente sostituito
nell’intervallo. Il gioco era diretto da Felipe Melo e Montolivo,
quest’ultimo in continua crescita. Per i due viola, il Napoli faticava a
trovare le contromisure.
Due gol in due minuti hanno acceso l’inizio della ripresa. Santana ha
segnato (stop e tiro in area) sfruttando una punizione di Gobbi; Vitale
ha pareggio due minuti dopo sfruttando una papera di Frey, forse
l’errore più grosso da quando è viola. Vitale, quasi dal fondo, ha
crossato (e tirato?) da sinistra, nemmeno troppo forte, ma la
traiettoria ha fregato il portiere francese che tuffandosi ha
accompagnato la palla in rete. Nell’intervallo, Prandelli aveva tolto
l’evanescente Jovetic per tentare con la torre Bonazzoli. Doppio
centravanti, ma di cross buoni, zero. Così, al 20', doppio cambio per i
viola, dentro due… crossatori come Semioli e Pasqual che si è
presentato con una pallata in curva Fiesole. Già non entusiasmante, la
partita è scesa di tono. In campo c’era un solo pericolo: Lavezzi. Una
sua punizione è stata respinta da Frey. In realtà i pericoli erano due.
L’altro, Montolivo, ha vinto la partita dopo averla giocata da
protagonista. Ha recuperato palla a centrocampo, si è infilato in area,
ha chiesto il triangolo a Semioli e ha segnato con la complicità del
giovane Sepe che si è fatto passare la palla sotto la pancia. A sua
parziale giustificazione, va detto che il tiro è partito nell’area
piccola. Reja aveva tentato l’ultimo cambio con Montervino che l’ha
tradito. Due ammonizioni in pochi minuti e rosso al 48'. All’ultimo
istante, Frey si è fatto perdonare la papera dell’1-1 togliendo dal
‘sette’ una terribile punizione di Lavezzi. Il Napoli era tutto nei
piedi del Pocho.

 
GIANELLO 6.5 (32'st Sepe 5.5)
CANNAVARO 6.5
RINAUDO 6
ARONICA 5.5
MAGGIO 5.5
BLASI 6
PAZIENZA 5 (24'st Montervino 5)
VITALE 6.5
BOGLIACINO 5.5 (36'st Russotto sv)
ZALAYETA 6
LAVEZZI 7

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