14ª GIORNATA

Denis illude il Napoli

Grande primo tempo, sbaglia il colpo del ko e poi si fa raggiungere dal Parma

serieA
dom 29/11/09

PARMA

NAPOLI

stadio Tardini
21097 spettatori
parma napoli  
arbitro Trefoloni – 5
guardalinee Galloni – Marzaloni
quarto uomo Stefanini

1

1

 
     
gol 40’st Amoruso (r) gol 32’pt Denis  
ammonizione Zaccardo espulsione 40’st Contini  
ammonizione Panucci ammonizione P.Cannavaro  
ammonizione Lunardini ammonizione Pazienza  

PARMA (3-5-2): Mirante, Dellafiore, Panucci, A. Lucarelli, Zaccardo, Morrone, Lunardini (26’st Antonelli),Dzemaili, Castellini (8’st Biabiany), Lanzafame (48’st Paci), Amoruso.
Panchina: Pavarini, D. Zenoni, Budel, Cordova. Allenatore: Guidolin.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, P. Cannavaro, Contini, Maggio, Pazienza (37’st Ciga­rini), Gargano, Aronica, Hamsik, Quagliarella (44’st Grava), Denis (20’st Bogliacino).
Panchina: Iezzo, Zuniga, Pià, Hoffer. Allenatore: Mazzarri.

Paradossalmente, senza Lavezzi, il Napoli va ugualmente bene tanto da strappare il settimo risultato utile consecutivo della gestione- Mazzarri (l’ottavo con la Coppa Italia). Va così bene da portarsi in vantaggio per la prima volta nel primo tempo e pensare di poter vivere sugli allori fino al termine della partita. Napoli bello e sciupone; frizzante quanto narcisista; avvincente, nonchè ingenuo. S’infiamma anche il telecronista di Rai Trade, Robert Hatch. In inglese, urla: «Fantastic, again Naples, again Hamsik». Annota tutte le ripartenze di una squadra così compatta, puntuale, devastante. Lo ascoltano in tutto il mondo: da Los Angeles, a Sidney.
Il Parma, invece, fatica a contenere quelle furie rosse, come il colore delle maglie che nell’occasione sostituiscono quelle azzurre. A Guidolin mancano pezzi importanti, soprattutto a centrocampo (Galloppa e Mariga, oltre a Boijnov in attacco). Il tre- cinque- due, impostato su Panucci centrale, si trasforma presto in un cinque- tredue. Ma come fermare quell’Hamsik che si sposta da sinistra al centro? Come neutralizzare quell’indemoniato di Denis che s’incolla la palla al piede e punta sempre la porta? E quel dannato di Gargano, come annullarlo? Guidolin prova a stringere le maglie. Chiede a Lunardini di non muoversi davanti alla difesa; a Morrone di disturbare a più non posso Hamsik o Gargano; a Dzemaili di «aggredire» Pazienza.
Per larghi tratti, è una sfida impari: il Napoli è decisamente più tonico, esplosivo. Sfiora il vantaggio in tre occasioni in meno di mezzora: al 10′, con Denis di testa (parata d’istinto di Mirante); al 24′, con un tiro sottomisura sempre di Denis e al 27′ con Maggio che entra in area e chiama in causa di nuovo mirante. Il Parma arranca. Presenta crepe sul suo fianco sinistro ma anche per vie centrali. E quando prova a presentarsi dalle parti di De Sanctis trova sulla strada un muro o quasi: Campagnaro, Cannavaro e Contini non hanno problemi a neutralizzare Amoruso e Lanzafame che quasi mai ricevono sostegno dai centrocampisti.
Senza Lavezzi, i partenopei, sostenuti da oltre tremila tifosi giunti dalla Campania e da tutto il Nord, danno l’impressione di voler dimostrare di essere altrettanto temibili. E vi riescono a meraviglia: condizione atletica invidiabile, controfughe sempre con più di tre uomini, un pressing in ogni zona del campo. Nel Napoli, prevale il collettivo, il gioco è corale ed il Parma che non è quello visto a Firenze va in tilt con il suo dispositivo difensivo. Non riesce ad impensierire più di tanto quell’avversario così spavaldo. Ed al 32′, ecco il gol che ormai era nell’aria: Maggio riparte di nuovo sulla destra (Castellini lo perde per l’ennesima volt), cross teso al centro dove accorre il tanque Denis che devia in gol con un diagonale imprendibile per Mirante.
Nella ripresa, il Parma prova a metterci più vivacità. Guidolin ordina di alzare il baricentro, dopo otto minuti sostituisce anche Castellini con Babiany. Ci crede. Vuole provarci. Anche perchè il Napoli comincia a giocare al piccolo trotto. Si guarda nello specchio e manca il colpo del kappaò in due occasioni clamorose: al 25′ con Quagliarella che tenta la soluzione meno efficace e Mirante vi arriva; al 28′ con Hamsik (Lucarelli è sulla traiettoria). Ed ancora al 33′ con Quagliarella (Lucarelli devia con il gomito). In dieci minuti gli ospiti mandano all’aria l’opportunità di mettere a tappeto il Parma e portare a casa il terzo colpaccio della gestione Mazzarri. E’ a questo punto, allorchè cala di tenuta Denis e cala anche Pazienza che viene fuori il Parma. Un arrembaggio più casuale che ragionato. Guidolin s’accorge che è ancora possibile il “miracolo”. Ed ordina ai suoi di riversarsi nella metà campo del Napoli. E da una palla da fermo calciata da Panucci a spiovere in area, Aronica e Lanzafame si strattonano in area ma Trefoloni indica subito il dischetto vedendo nel napoletano il maggiore colpevole. Il Napoli non ci sta ed in particolare Contini che dice qualcosa di troppo al direttore di gare e viene espulso.

 
DE SANCTIS 6
CAMPAGNARO 6
P. CANNAVARO 6.5
CONTINI 5.5
MAGGIO 6
PAZIENZA 6 (37’st Cigarini sv)
GARGANO 7
ARONICA 6
HAMSIK 7
QUAGLIARELLA 6 (44’st Grava sv)
DENIS 7 (20’st Bogliacino 6)
MAZZARRI 6.5

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