Domenica 07/05/2006 – Trentaquattresima giornata -
 
Il Napoli scappa dalla C.
Dopo due anni, calvario finito. Con il pari il Lanciano evita i play out.
 
LANCIANO – NAPOLI 0 – 0 (2500 spettatori)

Arbitro: Rubino di Roma.
Guardalinee: Puliti e Taiano.

LANCIANO (4-1-3-2): Maurantonio, Paris, Bolic, Tersigni, Micco, Caremi (21'st Iezzi), Carboni (18'st Ciccocioppo), Leone, Armenise, Conti, Zerbini (12'pt Ventura).
Panchina: Guarna, Lombardi, Fiore, Aquino. All. Monaco.
NAPOLI (4-3-1-2): Gianello, Montesanto, Romito, Maldonado, Lacrimini, Montervino (29'st Briotti), Amodio, Bogliacino, Grieco (18'st Trotta), Pià (40'st Ramaglia), Calaiò.
Panchina: Iezzo, Grava, Palumbo, Fontana. All. Reja.



Addio serie C. Il Napoli scappa via dalla terza serie con un senso di liberazione più che di gioia. Curiosamente esultano tanto di più i giocatori del Lanciano. E’ festa grande nello spogliatoio abruzzese. Per loro, la permanenza in C1 vale oro. Ed aver fermato anche i primi della classe sullo zero a zero è motivo di orgoglio. Sguardi del tutto indifferenti, invece, nella comitiva partenopea. “Presto con le interviste, dobbiamo scappare”, dicono i calciatori azzurri. In realtà vogliono scappare da quel inferno della C1 più che da Lanciano, ambiente accogliente ed ospitale. Anche nelle manifestazioni finali di esultanza dei tifosi si nota il contrasto: Quelli del Lanciano entrano in campo per denudare i propri beniamini; gli ospiti, invece, corrono alle auto per tornare a casa. Ora vogliono disertare la Supercoppa di C e stanno pensando solo ai nuovi acquisti per la B.
Al Napoli non riesce il tentativo di consolidare la leadership di Calaiò nella graduatoria dei marcatori. Ma il principe dei bomber resta tale nonostante sia rimasto a bocca asciutta. I diciotto gol gli bastano per vincere quel titolo che comunque entrerà a far parte del suo già corposo curriculum. Resta salva anche l’imbattibilità della formazione di Reja che dura dal 19 febbraio. Ma il Napoli, che Reja sta cercando affannosamente di tenere sulla corda, dà l’impressione di non vedere l’ora di staccare la spina, di cominciare a pensare a sfide più intriganti, di programmare le vacanze. Gioca al piccolo trotto, cerca qualche rara accelerazione, spreca un paio di palle-gol (proprio con Calaiò) e mira soprattutto a tenere alla larga gli avversari dalla propria area. La Novità più gustosa del pomeriggio, però, è il modulo di gioco adottato da Reja: invece del solito 4-4-2, un 4-3-1-2 con greco sistemato tra le linee a ridosso di Calaiò e Pià ed Amodio in posizione da play maker con al fianco Montervino e Bogliacino. Esperimento riuscito. Del resto non si può pretendere chissà cosa senza un adeguato addestramento specifico.
Reja vuole provare lo stesso e nel primo tempo si vede il Napoli balbettare, arrancare, fare confusione in fase di rilancio. Piuttosto è il Lanciano, pur decimato da infortuni e squalifiche, a tentare qualche affondo pericoloso, specie sulla sinistra dove dall’altra parte il Napoli presenta Montesanto, un mediano, al posto di Grava, un difensore puro. I giovanotti di Monaco, ormai sicuri della salvezza, giocano con grinta fiutando un risultato di prestigio. Ce la mettono tutta. Caremi monta una guardia spietata a Greco, idem Bolic su Pià e tersigli su Calaiò. Il Napoli riesce a creare la prima minaccia al 19’ su una percussione di Amodio, tra i migliori dei suoi: dal rimpallo ne nasce un’occasione favorevole per Calaiò che però manca la mira. In panchina, Reja si agita. Vorrebbe che il modulo venisse applicato con maggiore intensità ma soltanto alla mezz’ora Bogliacino libera Pià in area di rigore ed il brasiliano prova il pallonetto che termina di poco alto. Ammirevole il Lanciano. Cerca di ribattere colpo su colpo pur avendo perso anche Zerbini dopo appena dodici minuti. Il divario tecnico viene colmato da una buona dose di agonismo. A sinistra Micco ed Armenise creano più di un pericolo, ma Gianello resiste senza tanti affanni.
Nella ripresa, Reja torna all’antico, inserisce Trotta al posto di Greco e si nota un Napoli più equilibrato. Al 3’ Calaiò fallisce la deviazione vincente su cross di Lacrimini. Poi il caldo la fa da padrone. I partenopei giocano sulle punte invece di piazzare il colpo, mentre il Lanciano fa debuttare un paio di giovani allo scopo di mantenere un risultato che comunque verrà ricordato dai propri tifosi: chissà quando rivedranno più il Napoli da queste parti da avversario in campionato.
 
GIANELLO 6
MONTESANTO 6
ROMITO 6
MALDONADO 6
LACRIMINI 6
MONTERVINO 6 (29'st Briotti sv)
AMODIO 6.5
BOGLIACINO 6.5
GRIECO 6 (18'st Trotta sv)
PIA' 6 (40'st Ramaglia sv)
CALAIO' 6

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